Sbiancamento dentale e terapie restaurative dirette ed indirette: quando, come e perché. Una delle più grandi sfide in odontoiatria estetica è rappresentata dalla gestione del dente discromico nel settore anteriore. Nell’epoca della mininvasività e dell’evoluzione costante di nuovi materiali da restauro altamente performanti, grande importanza viene data al giorno d’oggi alle tecniche indirette nei settori anteriori, anche in presenza di severe discromie singole o multiple. E’ possibile in questo percorso diagnostico inserire come atto non più solo cosmetico, ma quindi terapeutico, anche lo sbiancamento dentale? Ed in che modalità?
Incontro On-Line ORE 18:30 – 19:30
FRADEANI EDUCATION INCONTRA DENTAL TREY Moderatore Dr. Mauro Fradeani
Se prima la scelta tra salvare un dente o inserire un impianto spesso risentiva di una valutazione soggettiva del clinico che sceglieva una strategia in virtù della sua formazione. Oggi abbiamo dei parametri oggettivi parodontali ed implantari che se ben considerati ci permettono in modo predicibile di effettuare la scelta più appropriata.
Forme e soluzioni nell’ Universo Endodontico Il primo modulo (“Nettuno”), della durata di 3 giornate, dopo aver trattato i temi relativi all’anatomia e fisiopatologia endodontica, alla radiologia e alla diagnosi, entrerà nel vivo dell’operatività endodontica affrontando l’argomento dell’apertura della camera i Corsisti si eserciteranno nell’esecuzione di questa importante fase dell’endodonzia utilizzando il microscopio operatorio e i sistemi ingrandenti.
Il mondo di Dental Trey Implantologia Il nostro concetto di chirurgia: Evoluzione e Sviluppo della Implantologia Soluzioni e dispositivi per ridurre le complicanze Ridurre le complicanze in area estetica Esperienza Clinica e Indicazioni con l’esperto
all’operatore sanitario per proteggersi durante la pandemia?
Il relatore, oltre a sottolineare i vantaggi clinici dell’uso di questo dispositivo, mostrerà come il microscopio consenta una maggiore sicurezza per l’operatore nel trattamento del paziente. Verranno inoltre sottolineati i vantaggi introdotti da vari strumenti di protezione sia del dispositivo che personali.
Può il microscopio aumentare il tasso di trasformazione delle prime visite in piani di cura accettati?
In un’era di trasformazioni le più recenti tecnologie permettono di massimizzare il potenziale diagnostico e terapeutico in odontoiatria. Proprio in quest’ottica si inserisce l’acquisto del microscopio operatorio. Il microscopio ha modificato completamente il mio approccio al paziente e il mio “modus operandi” dalla prima visita fino alla completa realizzazione del piano di trattamento nel suo complesso. Mi ha aiutato non solo ad aumentare la qualità e la quantità del mio lavoro ma anche ad avere una migliore comunicazione e sintonia con il paziente.
La preparazione dentale moderna deve seguire i principi di minima invasività. Questo è ancora più importante nelle dentature affette da usura. In questi casi infatti la quantità di smalto residua è ridotta: di conseguenza al fine di poter cementare i restauri in smalto la preparazione dentale deve essere la più accurata possibile. È importante, allo scopo di preservare più smalto possibile, mettere in atto strategie che possano rivelarsi fondamentali e che verrano descritte nel corso della relazione.
Incontro On-Line ORE 18:30 – 19:30
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La rilevazione dell’esatta posizione degli impianti è il prerequisito per un flusso di lavoro fluido e che non richieda modifiche sostanziali o rifacimenti. Questo vale sia per gli elementi singoli dove la messa a punto dei contatti prossimali e occlusali può richiedere un notevole dispendio di tempo, che per le strutture su molteplici impianti dove passività e precisione sono di fondamentale importanza. Nel dibattito si discute degli accorgimenti, delle implicazioni e dei risvolti odontotecnici delle scelte fatte dal clinico, sia che adotti tecniche di impronta analogiche che digitali.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
Ancora oggi, nonostante le numerose scuole di pensiero, l’occlusione, fra le nostre terapie, si rivela l’anello debole. Eppure dovrebbe essere l’obiettivo di tutte le nostre terapie! Per citare alcune situazioni cliniche: quando verifichiamo che in bocca “non c’è spazio” per i nostri manufatti, quando non c’è spazio magari solo da un lato della bocca, quando dobbiamo pianificare un lavoro protesico, quando dobbiamo pianificare un lavoro protesico su impianti …perché la prognosi del nostro lavoro dipende anche e molto da come “funzioneranno” i nostri manufatti nel tempo, quando un paziente riferisce un click/dolore all’ATM, quando dobbiamo pianificare un trattamento ortodontico. Come ci comportiamo? Possediamo un metodo di studio affidabile? Ancora oggi si lavora in modo arbitrario e, nonostante l’approccio diagnostico fatto di esami radiologici, la presa delle cere (siliconi o simili), delle impronte e dell’arco facciale, specialmente nei casi più complessi, si cerca alla fine di individuare parametri occlusali che soddisfino più i nostri occhi. Qualche volta, unitamente al parere/aiuto dell’odontotecnico, ci convinciamo che …si può fare. Di fatto al momento non disponiamo di strumenti così sofisticati da individuare con certezza gli indici occlusali quali ad esempio la dimensione verticale, il rapporto maxillo-mandibolare sul piano antero-posteriore e sul piano orizzontale-laterale. Al momento tutto ciò che possediamo nell’approccio al paziente, riconosciuto dalla comunità scientifica, è la diagnostica radiologica. Sarai però d’accordo anche tu che tale approccio non consente la gestione quotidiana dei nostri pazienti. Non basta, non è sufficiente.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
Può il microscopio aumentare il tasso di trasformazione delle prime visite in piani di cura accettati?
In un’era di trasformazioni le più recenti tecnologie permettono di massimizzare il potenziale diagnostico e terapeutico in odontoiatria. Proprio in quest’ottica si inserisce l’acquisto del microscopio operatorio. Il microscopio ha modificato completamente il mio approccio al paziente e il mio “modus operandi” dalla prima visita fino alla completa realizzazione del piano di trattamento nel suo complesso. Mi ha aiutato non solo ad aumentare la qualità e la quantità del mio lavoro ma anche ad avere una migliore comunicazione e sintonia con il paziente.
Digital workflow per edentulie parziali Live surgery: interventi di chirurgia implantare guidata in casi di edentulia parziale Registrazione e digitalizzazione delle relazioni intermascellari Digital workflow per edentulie totali Live surgery: interventi di chirurgia implantare guidata in casi di edentulia totale Riabilitazione protesica definitiva
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
Nella quotidianità clinica, il professionista può avvalersi di numerosi ausili per ottenere il successo terapeutico o migliorare gli esiti clinici. Una tecnologia emergente è rappresentata dal laser a diodo a lunghezza d’onda compresa tra 808 e 980 nm, uno strumento molto versatile, con indicazioni plurime per la sua affinità ai tessuti molli. Il laser è una radiazione luminosa con una lunghezza d’onda monocromatica, unidirezionale e coerente, che, come dimostrano numerosi studi clinici, può apportare importanti benefici aggiuntivi al trattamento. I parametri preimpostati e presettati nell’apparecchiatura, ne rendono l’impiego semplice, efficace e confortevole. Numerosi video ne illustreranno l’utilizzo in diverse situazioni cliniche con follow-up…..
Può il microscopio aumentare il tasso di trasformazione delle prime visite in piani di cura accettati?
In un’era di trasformazioni le più recenti tecnologie permettono di massimizzare il potenziale diagnostico e terapeutico in odontoiatria. Proprio in quest’ottica si inserisce l’acquisto del microscopio operatorio. Il microscopio ha modificato completamente il mio approccio al paziente e il mio “modus operandi” dalla prima visita fino alla completa realizzazione del piano di trattamento nel suo complesso. Mi ha aiutato non solo ad aumentare la qualità e la quantità del mio lavoro ma anche ad avere una migliore comunicazione e sintonia con il paziente.
Gli impianti post-estrattivi rappresentano oggi una procedura clinica ben consolidata. Prima di ogni estrazione ci poniamo spesso la domanda se è il caso di procedere alla immediata sostituzione del dente con un impianto. Questa metodica, soprattutto se abbinata al carico immediato, è in genere fonte di grandi soddisfazioni. Durante il webinar discuteremo il bilancio di oltre 10 anni di esperienze e cercheremo di inquadrare alcuni fattori che possono essere causa di insuccessi.
Il microscopio è uno strumento fondamentale per la precisione e per la ricerca del dettaglio. Il suo utilizzo fa sicuramente la differenza tra il successo e l’insuccesso clinico. Durante il corso faremo inoltre un excursus su casi clinici dal più semplice al più complesso in diverse specialità odontoiatriche.
Il microscopio è uno strumento fondamentale per la precisione e per la ricerca del dettaglio. Il suo utilizzo fa sicuramente la differenza tra il successo e l’insuccesso clinico. Durante il corso faremo inoltre un excursus su casi clinici dal più semplice al più complesso in diverse specialità odontoiatriche.
Un’opportunità di restauro estetico facile e veloce. Il corso ti guiderà a un approccio conservativo ideale per trattamenti predicibili e ripetibili, per migliorare il sorriso del tuo paziente e farti diventare “un eroe” ai suoi occhi, conquistando nuovi pazienti che non vogliono sottomettersi a trattamenti protesici più invasivi.
“Se vedo bene ciò che faccio, lo farò meglio e in modo più accurato”
L’odontoiatra di oggi in ogni disciplina deve lavorare perseguendo princìpi tradizionali e moderni, cercando di abbinarli costantemente alla minima invasività.
Preparazioni a spessori controllati, impronte precise, gestione e profilatura dei provvisori, controllo delle chiusure e cementazione in conservativa e protesi, verifica operativa in endodonzia ortograda e retrograda ed in parodontologia, accuratezza costante, rappresentano lo standard: abbinarli all’esecuzione ed al controllo microscopico per poter essere davvero minimamente invasivi e precisi, costituiscono la vera sfida e l’obiettivo.
Il corso verterà interamente su questi temi, trattando le ragioni della clinica quotidiana svolta ad ingrandimento + luce (coassiale), i vantaggi significativi ed i risvolti correlati; verranno spiegate le caratteristiche basilari di un microscopio operatorio, ed illustrati i campi di applicazione multi-disciplinari attraverso slides e filmati; saranno previsti inoltre alcuni momenti dedicati specificatamente all’interazione con i partecipanti, e la spiegazione di novità e possibili configurazioni.
Management e soluzione dei problemi nei casi complessi, il pretrattamento e il ruolo della chirurgia “semplificata” per l’ottenimento di un buon isolamento del campo. Obiettivi, tecniche e materiali nell’allungamento di corona clinica. Ricostruzioni pre-endodontiche “a cielo aperto”. Esercitazioni pratiche: Lembo di accesso e allungamento di corona clinica
Può il microscopio aumentare il tasso di trasformazione delle prime visite in piani di cura accettati?
In un’era di trasformazioni le più recenti tecnologie permettono di massimizzare il potenziale diagnostico e terapeutico in odontoiatria. Proprio in quest’ottica si inserisce l’acquisto del microscopio operatorio. Il microscopio ha modificato completamente il mio approccio al paziente e il mio “modus operandi” dalla prima visita fino alla completa realizzazione del piano di trattamento nel suo complesso. Mi ha aiutato non solo ad aumentare la qualità e la quantità del mio lavoro ma anche ad avere una migliore comunicazione e sintonia con il paziente.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
“Se vedo bene ciò che faccio, lo farò meglio e in modo più accurato”
L’odontoiatra di oggi in ogni disciplina deve lavorare perseguendo princìpi tradizionali e moderni, cercando di abbinarli costantemente alla minima invasività.
Preparazioni a spessori controllati, impronte precise, gestione e profilatura dei provvisori, controllo delle chiusure e cementazione in conservativa e protesi, verifica operativa in endodonzia ortograda e retrograda ed in parodontologia, accuratezza costante, rappresentano lo standard: abbinarli all’esecuzione ed al controllo microscopico per poter essere davvero minimamente invasivi e precisi, costituiscono la vera sfida e l’obiettivo.
Il corso verterà interamente su questi temi, trattando le ragioni della clinica quotidiana svolta ad ingrandimento + luce (coassiale), i vantaggi significativi ed i risvolti correlati; verranno spiegate le caratteristiche basilari di un microscopio operatorio, ed illustrati i campi di applicazione multi-disciplinari attraverso slides e filmati; saranno previsti inoltre alcuni momenti dedicati specificatamente all’interazione con i partecipanti, e la spiegazione di novità e possibili configurazioni.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D.
Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
La prognosi degli impianti osteointegrati è fortemente condizionata dalla salute dei tessuti molli peri-implantari. Dimensioni e qualità dei tessuti molli sono considerati fattori chiave per mantenere nel tempo detergibilità, comfort, funzione ed estetica nelle riabilitazioni implanto supportate. In questo webinar saranno illustrati due casi clinici paradigmatici in cui è presente /o un deficit quantitativo e qualitativo di tessuto molle in aree in cui è prevista una riabilitazione implanto-protesica. Saranno analizzati il razionale e i principi alla base delle tecniche di chirurgia muco gengivale più frequentemente utilizzate sia per utilizzare il sigillo mucoso peri-implantare che per ridurre il rischio di recessione dei tessuti molli intorno agli impianti.
Il microscopio è uno strumento fondamentale per la precisione e per la ricerca del dettaglio. Il suo utilizzo fa sicuramente la differenza tra il successo e l’insuccesso clinico
Durante il corso faremo inoltre un excursus su casi clinici dal più semplice al più complesso in diverse specialità odontoiatriche.
Incontro On-Line MARTEDI 16 GIUGNO – ORE 19:00 – 20:00
Nella quotidianità clinica, il professionista può avvalersi di numerosi ausili per ottenere il successo terapeutico o migliorare gli esiti clinici. Una tecnologia emergente è rappresentata dal laser a diodo a lunghezza d’onda compresa tra 808 e 980 nm, uno strumento molto versatile, con indicazioni plurime per la sua affinità ai tessuti molli. Il laser è una radiazione luminosa con una lunghezza d’onda monocromatica, unidirezionale e coerente, che, come dimostrano numerosi studi clinici, può apportare importanti benefici aggiuntivi al trattamento. I parametri preimpostati e presettati nell’apparecchiatura, ne rendono l’impiego semplice, efficace e confortevole. Numerosi video ne illustreranno l’utilizzo in diverse situazioni cliniche con follow-up….
“Se vedo bene ciò che faccio, lo farò meglio e in modo più accurato”
L’odontoiatra di oggi in ogni disciplina deve lavorare perseguendo princìpi tradizionali e moderni, cercando di abbinarli costantemente alla minima invasività.
Preparazioni a spessori controllati, impronte precise, gestione e profilatura dei provvisori, controllo delle chiusure e cementazione in conservativa e protesi, verifica operativa in endodonzia ortograda e retrograda ed in parodontologia, accuratezza costante, rappresentano lo standard: abbinarli all’esecuzione ed al controllo microscopico per poter essere davvero minimamente invasivi e precisi, costituiscono la vera sfida e l’obiettivo.
Il corso verterà interamente su questi temi, trattando le ragioni della clinica quotidiana svolta ad ingrandimento + luce (coassiale), i vantaggi significativi ed i risvolti correlati; verranno spiegate le caratteristiche basilari di un microscopio operatorio, ed illustrati i campi di applicazione multi-disciplinari attraverso slides e filmati; saranno previsti inoltre alcuni momenti dedicati specificatamente all’interazione con i partecipanti, e la spiegazione di novità e possibili configurazioni.
L’approccio all’utilizzo delle tecnologie digitali in protesi fissa si è sviluppato con l’introduzione prima di sistemi di scansione intraorale e produzione del pezzo protesico prevalentemente chair-side per poi specializzarsi nella sempre più moderna tecnologia dei sistemi di stampa 3D. Il workflow digitale protesico si prefigge di migliorare l’efficienza delle procedure odontoiatriche e snellendo i flussi di lavoro, a vantaggio sia di studi dentistici, sia di laboratori odontotecnici.
Verranno analizzate le criticità che si riscontrano più comunemente in questo spazio in modo da poter sviluppare il miglior progetto ottimizzando il lay-out distributivo e rendendo l’ambiente quanto più ergonomico e funzionale per gli operatori che vi lavorano.
Scopo del corso teorico-pratico, giunto alla sua 27a edizione con oltre 400 corsisti, sarà quello di approfondire i diversi ambiti dell’odontoiatria restaurativa diretta e indiretta, soprattutto attraverso le 35 ore di attività pratica. Il fine sarà quello di suggerire consigli pratici per affrontare con serenità e successo l’attività clinica quotidiana, evitando sprechi di tempo e rendendo semplice e snello per tutti il processo di recupero dell’elemento dentale compromesso. Nelle 6 giornate, 3 su Restauri Diretti Anteriori e Posteriori e 3 giornate su Faccette, Smile Design, Fotografia, Intarsi e Perni in Fibra, verranno alternate dettagliate spiegazioni cliniche ad esecuzioni pratiche step by step su modello. I temi affrontati saranno: diagnosi, fotografia, restauri diretti in composito di I, II, III, IV, V classe con tecnica BOPT, adesione, perni in fibra, build up, impronte, realizzazione di intarsi in composito, faccette, maryland, smile design. Il corso è costruito ad hoc per permettere a tutti i corsisti di applicare da subito sul paziente quanto illustrato e realizzato manualmente nel corso.
Crediamo che la fotografia sia lo strumento migliore per testimoniare ed elevare l’immagine di un professionista.
La fotografia è sempre stato un mezzo di espressione potente sia nella divulgazione scientifica che nella comunicazione con il paziente e oggi, se abilmente utilizzata, lo è ancora di più grazie ai moderni mezzi di comunicazione.
Per questo abbiamo creato un corso che consenta di imparare le nozioni di fotografia odontoiatrica sia attraverso le apparecchiature professionali reflex che con i comuni smartphone.
ll corso si rivolge a tutti i componenti dello staff odontoiatrico (odontoiatri, igienisti, odontotecnici e assistenti) che desiderano sviluppare l’importanza della comunicazione nella professione attraverso le immagini.
Ti verranno forniti layout preimpostati per comunicare in maniera efficace in ogni disciplina odontoiatrica e riceverai suggerimenti semplici e chiari su qual è lo strumentario (hardware, software e app) di cui concretamente hai bisogno per migliorare la tua comunicazione. Consapevoli della complessità di organizzazione quotidiana il corso vi insegnerà a semplificare e rendere efficiente la produzione, la post produzione, l’archiviazione e la condivisione delle immagini.
Tutto ciò arricchito da semplici nozioni di web communication e comunicazione sensoriale finalizzate alla promozione e al marketing.
Siamo Mauro Alessandro odontoiatri che da oltre 15 anni sfruttano le immagini come parte integrante della propria professionalità.
Questo è l’VIII appuntamento dedicato all’aggiornamento degli ex allievi. Il Meeting di quest’anno è dedicato a tre argomenti importanti per la professione. Abbiamo posto ai nostri amici tre semplici domande: A Federico abbiamo chiesto come può essere ottimizzata oggi la terapia implantare nei pazienti completamente edentuli. In particolare: si può fornire un prodotto di alta qualità con un costo ragionevole e un margine di guadagno soddisfacente? A Nicola abbiamo chiesto quando vale la pena di mettere in atto tecniche di conservazione della cresta al momento di un’estrazione e che cosa ci possiamo attendere da questi interventi. Gli abbiamo chiesto anche di raccontarci gli accorgimenti utili a ottenere i risultati migliori A Davide, che si è dedicato allo studio delle scienze del comportamento, abbiamo chiesto di aiutarci a capire meglio i nostri pazienti e a controllare le nostre reazioni nel momento più critico del rapporto, quando cioè abbiamo l’unica, irripetibile occasione di fare una prima buona impressione.
In odontoiatria ricostruttiva se la scelta dei materiali obbedisce a prerogative funzionali, la personalizzazione delle forme dentali all’interno della cornice del viso risponde al requisito della Mimesis. Ovvero l’integrazione dell’artificiale nel naturale come massima espressione estetica. Sul mimetismo delle nostre ricostruzioni, sulla capacità di replicare forme complesse, sulla perizia nell’individualizzare caso per caso ogni restauro, infine sulla soddisfazione finale del paziente si misura il valore della nostra competenza. Un approccio che al giorno d’oggi può essere davvero differenziante.
Ogni giorno all’interno dello Studio svolgiamo una moltitudine di attività extracliniche, visibili e non visibili, tutte fondamentali per il corretto svolgimento dell’attività clinica. Ogni paziente entra in Studio con delle aspettative e vive un’esperienza che lo farà decidere se intraprendere o proseguire il rapporto con lo Studio. Vediamo assieme come costruire, organizzare, ottimizzare lo Studio e la Squadra per riuscire a comunicare il valoire delle prestazioni cliniche eseguite e… fare tutti meno fatica!
(Aggiornamento Assistenti di Studio Odontoiatrico, ai sensi dell’art. 2, Scopo dei relatori è quindi il mostrare la operatività profescomma 2, del DPCM del 09 febbraio 2018 pubblicato in G.U. n. 80 del 06 aprile 2018 “Individuzione del profilo professionale dell’Assistente di studio odontoiatrico” valido per 5 ore formative)
Novità. Dal latino novitas, ossia “quanto venga presentato o riferito come cosa nuova, per lo più con una sfumatura di originalità”. Ebbene, in questa seconda edizione della Reunion dei Colleghi che si sono formati nei programmi post laurea del nostro Centro di Ricerca in UniFE, abbiamo concentrato l’attenzione su quelle procedure recentemente introdotte nell’armamentario clinico, con carattere originale, e che seppur ancora poco praticate, hanno mostrato risolvere in modo semplice ed efficace problematiche diagnostiche e terapeutiche in campo implanto-protesico.
Dalla implementazione della tecnologia digitale nella progettazione ed esecuzione del posizionamento implantare, alle nuove soluzioni rigenerative da adottare prima e in corso di posizionamento implantare, fino alla soluzione delle problematiche biologiche e protesiche che seguono a distanza di tempo la riabilitazione implanto-protesica, “novità” sarà la parola chiave.
Il messaggio? Quando la novità si coniuga con la semplificazione della pratica e l’efficacia nell’ottenere il risultato, essa rappresenta il valore aggiunto del progresso delle conoscenze tecniche e tecnologiche.