Riorganizzazione occlusale in casi complessi: approccio estetico-funzionale-strumentale per la prevenzione del sovraccarico
Un piano di terapia protesico di successo deve equilibrare l’esigenza estetica del paziente e la fattibilità clinica, nel rispetto di quelle determinanti funzionali che garantiscono la prevenzione dei sovraccarichi e il successo a lunga durata del trattamento.
Si illustrano casi protesici estesi in cui la valutazione estetica e funzionale ha richiesto un incremento della dimensione verticale e/o un basculamento mandibolare, spesso associato a riposizionamento della middle-line mandibolare.
L’approccio clinico e fotografico iniziale ha consentito di impostare la nuova posizione mandibolare, con rigoroso controllo della stessa sull’articolatore, associando il controllo elettromiografico della risposta muscolare alla nuova occlusione per ottenere un bilanciamento dei carichi occlusali in armonia con l’esigenza neuromuscolare del paziente.
I modelli analogici del paziente, studiati adeguatamente nel contesto di un montaggio nell’articolatore che rispetti l’orientamento del piano occlusale in relazione ai reperi anatomici del viso e del cranio, e alla corretta distanza dai punti di rotazione articolare, hanno fornito essenziali informazioni per programmare la terapia.
I casi clinici presentati differiscono per le differenti modalità di approccio e rilievo dell’occlusione, dalle cere al Kois de-programmer, all’Easy Bite, e anche per la modalità di approccio all’incremento di DVO: con bite preliminare, attraverso mock-up funzionalizzato, applicando protesizzazione provvisoria, comunque usufruendo della rigorosa verifica della precisione di montaggio dei modelli attraverso cross-mounting.
Orario Webinar 18:30 - 19:30