ANDI XXV S. Apollonia
L’innegabile vantaggio offerto dalle tecniche restaurative adesive più recenti non è solo quello di ottenere restauri dall’ottima integrazione estetica ma piuttosto di raggiungere questo risultato con il massimo risparmio di struttura dentale sana. La ridotta asportazione di struttura consente, a sua volta, di ottenere risultati più predicibili e più stabili nel tempo. Nell’ottica del “Minimally invasive technique” dovrebbe svilupparsi una vera e propria mentalità adesiva che permetta un approccio conservativo ad una vasta gamma di situazioni cliniche dal restauro del dente singolo fino ad arrivare alle riabilitazioni protesiche complesse. In questo contesto quindi il risparmio di struttura dentale sana risulta essere l’obiettivo principale e di conseguenza nella stragrande maggioranza delle situazioni cliniche la scelta primaria è quella della preparazione coronale parziale: ecco quindi gli intarsi, le faccette ed il Maryland Bridge. Un adeguato bagaglio di conoscenze ed una scrupolosa applicazione permetteranno al clinico di affrontare con semplicità sia restauri diretti anche estesi ma anche riabilitazioni complesse ottenendo risultati prevedibili, altamente estetici e durevoli nel tempo.